martedì 21 ottobre 2008

Sinfonia della luna: quando la rivoluzione finì in un falò


Singolare risulta scoprire come la formazione socialista di Nomellini, che troviamo vicino agli anarchici e agli operai del porto di Genova viri verso la fine del secolo verso un misticismo notturno e panico. Oltre a trovare bellissima la composizione di campi e marine ed il ritmo dei pannelli, penso che il lavoro sia davvero di sapore dannunziano. Come suggerisce Silvestra Bietoletti riguardo a "la colonna di fumo": "Lidi, pinete, picchi apuani, partecipano alle attese di rinnovamento sociale complessivo, estetico e politico insieme". In realtà appare soprattutto un ripiegamento mistico ed intimo, in cui l'identificazione con un territorio si idealizza, dimenticando quelle stesse istanze di rinnovamento che proprio dalla natura avrebbero potuto prendere le mosse. La luna vaga sopra una terra arcaica e magica in cui la contemplazione prevale sul senso di giardino coltivato dalle mani dell'uomo, che compare solo accennato nel quadro centrale della veggente. Sinfonia della luna, 1899.

Nessun commento: