venerdì 19 dicembre 2008

La leggenda di Giovanna d'Arco: mito laico della Francia Repubblicana

La Pulzella d'Orleans è una delle figure che accompagna il dibattito sull'identità nazionale francese a partire dall'Ottocento.

Se il processo di canonizzazione si conclude in epoca estramente recente (16 maggio 1920), il percorso ed il dibattito attorno a questa figura accompagna e cavalca gli astiosi dibattiti tra laici e cattolici nella Francia anticlericale di fine Ottocento.
Il mito di Giovanna d'Arco, presentato in forma fortmente negativa, verso il finire del 700 da Voltaire, viene ripreso in epoca romantica in chiave eroica, ma sarà il testo di Jules Michelet, nel 1841, a dare nuovo vigore a questo personaggio. L'eroina diventa una Marianna antelitteram, capace di raccogliere in sè sentimenti di potente forza repubblicana: l'eresia, il disconoscimento da parte del re, le origini umili... La Pulzella diventa durante la Terza Repubblica uno dei personaggi cardine attorno cui costruire le storie del Pantheon, la sua storia viene narrata da Lenepveu, all'interno di un ciclo sulla storia di Francia commissionato nel 1874 dal marchese Chennevières.
Il personaggio della Pulzella diventa in quegli anni una potentissima macchina di lotta contro la Chiesa ed è proprio per questo che nello stesso anno in cui iniziano i lavori di affresco nel Pantheon inizia il processo di canonizzazione che si concluderà 50 anni più tardi. Come dirà nel 1894 il vescovo di Aix-en-Provence: "Non si possono laicizzare i santi".




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